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Il volume nasce da un incontro fortunato, presso il Politecnico di Milano, tra Matteo Poli, architetto e ricercatore in Architettura del paesaggio, e Monica Amari, esperta di politiche e processi culturali. L'accostamento di professionalità diverse non è stato inizialmente un'esplicita volontà ma un evento, ossia una combinazione di fatti in un contesto favorevole (un'università in crisi, ma pur sempre un'isola felice per lo scambio intellettuale), grazie a cui gli Autori hanno lavorato con gli studenti del Corso di laurea specialistica in Architettura in un'ottica di transdisciplinarietà, osando accostamenti inusuali, nuove visioni e progettualità. L'osservazione di compresenze simboliche e la loro rappresentazione nel mondo contemporaneo, oggetto della sezione sull'Iconic Paysage, e l'indagine di processi da attivare in questi stessi luoghi, declinati nella parte di Cultural Planning, convivono dando luogo a un testo che propone una lettura nuova delle due discipline. I risultati ottenuti dall'incrocio di discipline diverse e da sguardi culturali differenti e internazionali sono raccontati tramite l'elaborazione di articolati project works, disseminati di spunti originali e creativi che sono serviti per avviare alcune riflessioni presentate e analizzate nel volume grazie a brevi casi studio e immagini.